giovedì 31 gennaio 2008

IL SATELLITE SPIA CADRA' IN NORD AMERICA


Gli Usa dovranno gestire l’impatto e, nel caso, assistere le autorità canadesi o messicane
L'orbita del satellite Usa 193 (da Sattrackcam.blogspot.com)WASHINGTON - Il satellite spia Usa 193 fuori controllo che rientrerà nell'atmosfera tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo potrebbe cadere in Nord America. Un generale dell’aviazione degli Stati Uniti, Gene Renuart, ha detto che le forze armate Usa stanno studiando un piano di emergenza in quanto le grandi dimensioni del satellite fanno pensare che alcuni pezzi non si disintegreranno nell'impatto con l’atmosfera e quindi si schianteranno al suolo. Secondo il generale non è ancora chiaro se i rottami cadranno sulla terraferma o in mare, ma è molto probabile che il rientro avverrà sopra i cieli del Nord America.
AIUTI - L’esercito Usa, insieme al dipartimento di Sicurezza e all’Agenzia federale per le emergenze, dovranno gestire l’impatto o assistere le autorità canadesi o messicane, ha aggiunto il generale. Al momento le agenzie militari stanno facendo analisi per determinare quali pezzi potranno resistere al rientro nell’atmosfera. Ma gli esperti non potranno stabilire esattamente quando e dove cadrà finché non avrà iniziato a muoversi verso la Terra.
SATELLITE - Il satellite spia, in codice chiamato Usa 193, venne lanciato il 14 dicembre 2006 dalla base californiana di Vandenberg, ma quasi immediatamente finì fuori controllo a causa di un'avaria nel computer centrale. Trasporta un sistema di sensori sofisticato e segreto per il rilevamento. Un'immagine del satellite è stata scattata da un astronomo amatoriale britannico: le dimensioni sarebbero di 4-5 metri e il peso approssimativo di 4,5 tonnellate. Attualmente si troverebbe a un'altitudine di circa 278 chilometri, ma la sua orbita si abbassa di almeno 500 metri al giorno. Ma finché non si avvicinerà fino a 100 km e inizierà a bruciare nell'atmosfera, sarà difficile stabilire dove cadrà 30 minuti dopo.

DAGLI OCCHI SI PUO' CALCOLARE L'ANNO DI NASCITA


Ci sono riusciti ricercatori danesi facendo il test del Carbonio 14 al cristallino
Calcolare l'anno di nascita di un individuo dai suoi occhi è possibile. Ci sono riusciti a fare alcuni ricercatori delle università di Copenhagen e Aarhus, in Danimarca, usando la datazione col metodo del carbonio 14 e le proteine contenute nel cristallino degli occhi. Il llro esperimento è stato pubblicato su «Plos One». La tecnica potrebbe rivelarsi utile in medicina forense , quando è necessario identificare persone senza un nome.

LA TECNICA - La lente dell'occhio è formata da proteine trasparenti, «impacchettate» in modo particolare, che si comportano come dei cristalli, facendo passare la luce in modo da permettere la visione. Dal concepimento fino a 1-2 anni di vita, le cellule presenti nella lente del nostro occhio costruiscono queste proteine, poi il cristallino rimane immutato per il resto della nostra vita. Dalla fine della seconda Guerra mondiale e fino agli anni '60, le superpotenze hanno condotto test nucleari e fatto esplodere bombe nell'atmosfera, modificando così il contenuto dei materiali radioattivi nell'aria, tra cui il C-14. Tale curva repentina ha lasciato un segno nella catena alimentare e quindi anche nel cristallino degli occhi, che ha assorbito più carbonio attraverso il cibo. Partendo da questa considerazione, e dal fatto che il cristallino, che rimane sempre lo stesso, riflette il contenuto di C-14 nell'atmosfera dal momento in cui è stato creato, i ricercatori sono riusciti a calcolare l'anno di nascita tramite un acceleratore nucleare. Una tecnica che potrà essere usata oltre che nelle scienze forensi, anche per capire quando certi tessuti si sono generati e rigenerati, come quelli cancerosi.

TUNISIA: SCOPERTA NECROPOLI PUNICA



E' stata rinvenuta nel museo durante lavori ristrutturazione
(ANSA) - TUNISI, 31 GEN - Una necropoli punica che risale al quarto-quinto secolo a.C. e' stata scoperta nel museo di Sousse durante i lavori di ristrutturazione. La scoperta della necropoli segue il ritrovamento, nel 2007, di un sotterraneo romano nei pressi delle catacombe di Bouhsina, un villaggio nei pressi di Sousse. Il sotterraneo, in corso di restauro da parte degli archeologi dell'Istituto del patrimonio, contiene due tombe con i resti di 13 persone della stessa famiglia e vasi funerari in ceramica.

TOPORAGNO DA RECORD SCOPERTO DA UN ITALIANO



ROMA - Nonostante anni di studi ed esplorazioni la nostra conoscenza degli animali del pianeta è ancora agli inizi. L'ultima scoperta in questo senso si deve ad un italiano, Francesco Rovero, che nelle foreste della Tanzania ha scovato una specie di toporagno elefante da record. Come testimonia lo studio pubblicato dalla rivista Journal of Zoology, oltre ad essere la prima nuova specie di questo animale da 126 anni a questa parte il 'toporagno - elefante dalla testa grigia' è il più grande mai trovato. Il novello Darwin, ricercatore del museo Tridentino di Scienze Naturali di Trento, ha visto i primi segni della nuova specie nel 2005, grazie a fotocamere automatiche installate durante una spedizione nelle foreste dei monti Udzungwa dello stato africano. "Quando ho visto le foto scattate dalle macchine - racconta Rovero - mi sono subito reso conto che il toporagno immortalato era assolutamente diverso da tutti quelli conosciuti. E' stata una scoperta davvero eccitante". L'avvistamento è stato confermato da una successiva spedizione del 2006. Nonostante le trappole portate dai ricercatori si siano rivelate troppo piccole per l'animale i ricercatori sono riusciti a catturarne quattro esemplari.
La conferma che si trattasse di una nuova specie è venuta da Galen Rathbun, che da 30 anni studia questi animali all'Accademia delle Scienze della California. Il toporagno-elefante deve il suo nome alla tipica proboscide, simile a quella dei pachidermi con cui condivide un antenato, anche se ha dimensioni molto più piccole. Quello trovato da Rovero misura infatti 60 centimetri di lunghezza e pesa circa 700 grammi, misure del 25% più grandi di quelle degli altri esponenti della stessa famiglia. Anche il muso grigio e la pancia nera sono segni esclusivi della nuova specie, che come i 'parenti prossimi' è diurna e si nutre esclusivamente di insetti. Secondo gli esperti esistono solo due colonie del toporagno gigante, che vivono in un'area di 300 chilometri quadrati. Come le altre due specie di toporagno-elefante conosciute, anche questa è minacciata di estinzione, a causa del sempre più ridotto habitat. "Speriamo che la scoperta sia di aiuto per aumentare gli sforzi per salvaguardare questo spettacolare ecosistema - sottolinea Rovero - la scoperta mette in luce l'importanza delle foreste pluviali dei Monti Udzungwa, e quanto poco sappiamo ancora di questi 'hot spot' di biodiversità". La spedizione è stata organizzata nell'ambito di uno studio pluriennale condotto sulla diversità, ecologia e conservazione dei mammiferi forestali. Questa ricerca è inserita in un programma più ampio che anche grazie al contributo dei fondi di aiuto allo sviluppo del Settore Solidarietà Internazionale della Provincia Autonoma di Trento sta realizzando un progetto che mette a fattore comune la ricerca scientifica, il supporto tecnico agli enti tanzaniani preposti alla conservazione, e un programma di sostegno alle comunità locali. L'obiettivo del progetto a sostegno delle comunità è quello di alleggerire la pressione sulla foresta primaria e fermare la deforestazione causata principalmente dall'utilizzo del legno quale combustibile per la piccola economia domestica.

martedì 29 gennaio 2008

OGGI L'INCONTRO RAVVICINATO ASTEROIDE-TERRA


ROMA - E' davvero un incontro speciale, quello che avviene oggi fra la Terra e l'asteroide 2007-Tu24, che con i suoi 250 metri di diametro è fra i più grandi oggetti ad esserci avvicinato al nostro pianeta negli ultimi anni. Passerà a circa mezzo milione di chilometri, ossia poco più distante della Luna. Tanto che, se il cielo sarà limpido, si potrà osservare con un piccolo telescopio amatoriale. La sua brillantezza (indicata con una magnitudine 10,3) è ben più alta di quella di una stella appena visibile a occhio nudo ( magnitudine 6). Il fascino di questo avvenimento sta rubando la scena ad altri due eventi altrettanto singolari nel cielo di questi giorni. Il 30 gennaio è scongiurato l'impatto su Marte dell'asteroide 2007 Wd5, scoperto dallo stesso Boattini, ma il passaggio ravvicinato al pianeta rosso di questo fossile del Sistema Solare resta per gli studiosi un evento da non perdere; e tiene col fiato in sospeso il destino del satellite spia americano ormai fuori controllo.
Protagonista incontrastato del cielo notturno di oggi resta allora l'asteroide 2007-Tu24. Anche per astronomi e astrofisici è un appuntamento da non perdere: osservarlo è l'occasione per saperne di più sugli asteroidi vicini alla Terra, i cosiddetti Neo (Near Earth Object). "L'asteroide 2007-Tu24 è sicuramente uno dei più vicini, considerando gli oggetti di dimensioni analoghe finora noti", ha osservato l'astrofisico Andrea Boattini, dell'università dell'Arizona a Tucson, impegnato nel programma della Nasa "Catalina Sky Survey". E' anche una vecchia conoscenza della Terra: il 20 novembre 1950 è passato a una distanza decisamente maggiore (almeno 150 milioni di chilometri) e tornerà ad avvicinarsi il 20 gennaio 2046 e il 29 dicembre 2080.
"Oggi vengono osservati ogni anno centinaia di oggetti di questo tipo. Per ognuno si studiano le caratteristiche in modo da seguirne la storia di orbita in orbita, con la sicurezza che la Terra non correrà rischi. "Non è ancora finito il bombardamento di asteoridi che aveva caratterizzato la storia della Terra nel suo primo miliardo di anni. Adesso naturalmente questi fenomeni sono molto meno frequenti, ma non si sono esauriti", osserva Boattini. "Basti pensare - aggiunge - che ogni anno avviene l'impatto sulla Terra di un oggetto molto piccolo, dal diametro di uno o due metri. Corpi di queste dimensioni bruciano nell'atmosfera e può accadere che arrivi a Terra solo qualche frammento". Oggetti delle dimensioni dell'asteroide 2007-Tu24 si sono avvicinati alla Terra di recente. Ad esempio il 3 luglio 2006 un oggetto un po' più grande dell'asteroide che passerà vicino alla Terra ha raggiunto una distanza pari a quella fra Terra e Luna. Eventi simili erano accaduti il 19 maggio 1996 e il 18 agosto 2002. Il 10 agosto 1972 è rimasto memorabile il passaggio di un asteroide del diametro di 10 o 20 metri, che si è incendiato a 60 chilometri di altezza nel cielo del Wyoming e poi fuggito nello spazio senza lasciare traccia. Dopo, a dare la prossima grande emozione sarà l'astroide Apophis, che si avvicinerà pericolosamente alla Terra nel 2029 e poi nel 2036. Resta poi l'attenzione nei confronti del satellite spia americano di grandi proporzioni che ha perso la sua energia propulsiva e potrebbe cadere sulla Terra tra la fine di febbraio o, al massimo, la fine di marzo in una località che non è possibile prevedere. Il satellite è ormai fuori controllo e potrebbe contenere materiale considerato pericoloso.
Il portavoce del National Security Council, Gordon Johndroe, già nei giorni scorsi ha assicurato che la situazione è allo studio degli esperti e che si stanno prendendo in considerazione tutte le opzioni possibili per rendere minimi gli eventuali danni che il satellite potrebbe causare.

venerdì 25 gennaio 2008

SINDONE: FOTO PIU' GRANDE AL MONDO

Esposta in Quaresima Duomo Novara e in agosto a Sydney
(ANSA)- TORINO, 25 GEN- E' in buone condizioni di conservazione la Sindone che nei giorni scorsi e' stata tolta dalla teca corazzata. La teca e' stata revisionata per verificare che i sistemi di controllo e di sicurezza fossero del tutto efficienti. La Sindone e' stata fotografata e ripresa. E' stato cosi' possibile fare la piu' grande riproduzione esistente al mondo (150 metri quadrati) che sara' esposta in Quaresima fuori dal Duomo di Novara e poi a Sydney, ad agosto.

SPAZIO: MISTERIOSA OMBRE SU MARTE


Ufologi non hanno dubbi, immagine mostra una statuetta
(ANSA) - WASHINGTON, 23 GEN - Gli ufologi non hanno dubbi: alcune foto di Marte scattate dalla sonda Spirit e diffuse dalla Nasa rivelerebbero tracce di vita. In particolare, le immagini mostrerebbero l'inconfondibile presenza di una....'statuetta verde'. Per gli scettici, invece, quella che in effetti appare essere una statuetta verde non e' altro che un gioco d'ombre, 'anche se affascinante', riconoscono. La foto e' stata scattata nel passaggio che la sonda fece tra il 6 e il 9 novembre 2007.

mercoledì 23 gennaio 2008

I MAYA SACRIFICAVANO RAGAZZI E NON VERGINI




CITTA' DEL MESSICO - Nei sacrifici che gli antichi Maya offrivano agli dei, le vittime erano con ogni probabilità ragazzi e non giovani donne vergini, come si é sempre creduto. Lo affermano archeologi come Guillermo de Anda, dell'università dello Yucatan, che ha ricomposto le ossa di 127 scheletri scoperte in fondo ad una delle grotte sacre di Chichen Itza, nella penisola dello Yucatan. Per ottenere la pioggia e la fertilità dei campi, i sacerdoti Maya di Chichen Itza sacrificavano bambini e ragazzi al dio della pioggia Chaac, gettandoli vivi nelle profonde e strette cavità della zona, note anche come 'senote', tutt'oggi piene d'acqua e divenute una appetita meta di subacquei di tutto il mondo. A quel tempo le grotte erano prima di tutto un'importante fonte di acqua e poi venivano considerate la porta per l'aldilà. Degli scheletri rimessi insieme da de Anda l'80 per cento sarebbero bambini e ragazzi di età comprese tra 3 e 11 anni. Il restante 20 per cento appartenevano a uomini adulti. "Si pensa che gli dei preferissero le piccole cose - afferma de Anda - specialmente il dio della pioggia aveva quattro aiutanti che erano rappresentati come piccole creature. Perciò i bambini erano offerti come mezzo per comunicare più direttamente con Chaac".

martedì 22 gennaio 2008

ANTARTIDE: SCOPERTO VULCANO ATTIVO



E' esteso come l'Emilia Romagna, ultima eruzione nel 325 AC
(ANSA) - ROMA, 20 GEN - C'e' un vulcano attivo sotto i ghiacci dell'Antartide. Si trova nella zona occidentale del continente ed e' esteso come l'Emilia Romagna. La sua ultima eruzione risale al 325 avanti Cristo ed e' stata la piu' violenta avvenuta nel continente bianco da 10.000 anni. La scoperta, pubblicata on line sulla rivista Nature Geosciences, e' di ricercatori britannici. Secondo gli studiosi, che lo hanno identificato grazie al radar, il vulcano sta provocando cambiamenti importanti nei ghiacci.

TROVATE MOLECOLE DR JEKYLL - MR HIDE


Scoperta importante per sviluppo farmaci malattie nervose
(ANSA)-Roma,21 GEN- C'e' un dr Jekyll e Mr Hyde nel nostro cervello 'impersonato' da due molecole con ruoli antagonisti, una neuroprotettiva e una prodegenerativa. La scoperta e' importante per lo sviluppo di farmaci contro le malattie nervose, come l'Alzheimer. Due gli endocannabinoidi coinvolti nelle patologie: AEA il buono, dr Jekyll, che si attiva nelle malattie neurodegenerative. I ricercatori italiani hanno scoperto che invece la molecola 2-AG e' il Mr Hyde e contrasta l'azione protettiva di AEA, il dr Jekyll.