ROMA - Nasconderebbero anche misteriosi simboli gli occhi della Gioconda di Leonardo, due lettere piccole piccole, volutamente celate in ognuna delle pupille della fascinosa dama la cui identita', dopo piu' di cinquecento anni, aspetta ancora di essere svelata. A sostenerlo sono gli esperti del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni storici, culturali e ambientali, (quello che ha fatto parlare di se' negli ultimi mesi per il ritrovamento dei resti di Caravaggio), impegnati da qualche settimana nel tentativo di dare un nome alla protagonista del quadro piu' celebre e piu' celebrato, ma anche piu' misterioso del grande artista toscano. E un terzo simbolo, forse due lettere, forse due numeri, sarebbe nascosto anche in un altro punto del quadro, sotto la prima arcata a destra del ponte che fa da sfondo al ritratto della Gioconda.
Ad occhio nudo e' difficile notarlo, ma l'ingrandimento dell'immagine, spiega il presidente Silvano Vinceti, rivela la presenza nell'occhio destro della modella (sinistro per chi guarda il quadro) ''la presenza di un monogramma che sembra essere 'LV', forse proprio le iniziali di Leonardo''. Diversi ma ancora piu' difficili da decifrare i caratteri riconoscibili all'interno dell'occhio sinistro della modella (il destro per chi guarda la tela): in questo caso, secondo Vinceti, potrebbe trattarsi di 'CE' o semplicemente di una 'B'. Quanto ai segni nascosti sotto l'arcata del ponte sembrano due numeri, '72', che potrebbero pero', dice, anche leggersi rovesciati.. e in questo caso si tratterebbe di una L e di un 2. Come gia' lo furono per le ossa del povero Caravaggio, riportate con tutta solennita' questa estate a Porto Ercole, gli esperti del comitato guidato da Vinceti sono certissimi della loro scoperta, che si deve peraltro, raccontano, al contributo casuale di un bidello pugliese, Luigi Borgia, che li ha convinti ad un esame piu' attento del dipinto: ''Abbiamo fatto esami dettagliati e chiesto la consulenza di pittori esperti'', racconta Vinceti, ''tutti hanno confermato che questi segni non possono essere stati fatti per caso o per errore, sono stati inseriti volutamente dal pittore''.
Resta il fatto che nessuno dei tantissimi specialisti di Leonardo si era mai accorto della presenza di simboli nello sguardo della pur enigmatica Gioconda, cosi' come negli altri quadri di Leonardo. ''Dopo la scoperta abbiamo sottoposto ad esame anche la Dama con l'Ermellino - sottolinea Vinceti - e nei suoi occhi non abbiamo trovato nulla''. Pero' e' un fatto, dice, che la Gioconda e' un quadro particolare nella produzione di Leonardo, cominciato intorno al 1490 e finito molti anni dopo. Un quadro, ricorda Vinceti, ''che il grande artista porto' a lungo con se' e al quale sicuramente attribuiva un valore particolare, non era un semplice ritratto, aveva un significato filosofico, con quest'opera Leonardo voleva lasciare una testimonianza che andasse oltre la pittura''. La ricerca prosegue. A giorni la scoperta verra' illustrata in una conferenza stampa, annuncia il presidente del comitato, con nuove rivelazioni, anticipa, anche sull'identita' della Gioconda. Intanto, tra simboli esoterici e dame misteriose, la vicenda e' di quelle che potrebbero stimolare la fantasia di un Dan Brown.
Ad occhio nudo e' difficile notarlo, ma l'ingrandimento dell'immagine, spiega il presidente Silvano Vinceti, rivela la presenza nell'occhio destro della modella (sinistro per chi guarda il quadro) ''la presenza di un monogramma che sembra essere 'LV', forse proprio le iniziali di Leonardo''. Diversi ma ancora piu' difficili da decifrare i caratteri riconoscibili all'interno dell'occhio sinistro della modella (il destro per chi guarda la tela): in questo caso, secondo Vinceti, potrebbe trattarsi di 'CE' o semplicemente di una 'B'. Quanto ai segni nascosti sotto l'arcata del ponte sembrano due numeri, '72', che potrebbero pero', dice, anche leggersi rovesciati.. e in questo caso si tratterebbe di una L e di un 2. Come gia' lo furono per le ossa del povero Caravaggio, riportate con tutta solennita' questa estate a Porto Ercole, gli esperti del comitato guidato da Vinceti sono certissimi della loro scoperta, che si deve peraltro, raccontano, al contributo casuale di un bidello pugliese, Luigi Borgia, che li ha convinti ad un esame piu' attento del dipinto: ''Abbiamo fatto esami dettagliati e chiesto la consulenza di pittori esperti'', racconta Vinceti, ''tutti hanno confermato che questi segni non possono essere stati fatti per caso o per errore, sono stati inseriti volutamente dal pittore''.
Resta il fatto che nessuno dei tantissimi specialisti di Leonardo si era mai accorto della presenza di simboli nello sguardo della pur enigmatica Gioconda, cosi' come negli altri quadri di Leonardo. ''Dopo la scoperta abbiamo sottoposto ad esame anche la Dama con l'Ermellino - sottolinea Vinceti - e nei suoi occhi non abbiamo trovato nulla''. Pero' e' un fatto, dice, che la Gioconda e' un quadro particolare nella produzione di Leonardo, cominciato intorno al 1490 e finito molti anni dopo. Un quadro, ricorda Vinceti, ''che il grande artista porto' a lungo con se' e al quale sicuramente attribuiva un valore particolare, non era un semplice ritratto, aveva un significato filosofico, con quest'opera Leonardo voleva lasciare una testimonianza che andasse oltre la pittura''. La ricerca prosegue. A giorni la scoperta verra' illustrata in una conferenza stampa, annuncia il presidente del comitato, con nuove rivelazioni, anticipa, anche sull'identita' della Gioconda. Intanto, tra simboli esoterici e dame misteriose, la vicenda e' di quelle che potrebbero stimolare la fantasia di un Dan Brown.
di Silvia Lambertucci - fonte ANSA