Dalla Georgia, nella provincia di Samtskhe, arriva una importante scoperta archeologica: una grandissima necropoli completamente intatta, che ha già rivelato un tesoro dal valore storico inestimabile. Nella zona è stato infatti recuperato un esemplare unico e integro di armatura romana, probabilmente donata da un generale dell'impero a un signore locale.
Quest'area - scoperta dal professor Livio Zerbini dell'università di Ferrara in collaborazione con il professor Vakhtang Licheli dell'ateneo di Tbilisi - è ancora completamente da scavare, ma sono già state ritrovate oltre 300 tombe, profonde ognuna 4-5 metri. Secondo le prime analisi, la necropoli copre un arco temporale che va dal quarto millennio avanti Cristo al quarto secolo dopo Cristo.
Fonte: la Repubblica.it
I FATTI, GLI AVVENIMENTI E LE SCOPERTE DAL MONDO DEL MISTERO
lunedì 19 aprile 2010
Georgia: la necropoli dimenticata
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Su Titano può esserci la vita?

L'energia, secondo Bains, è un altro fattore che potrebbe influenzare la vita su Titano. Con una luce solare pari al 1% di quella che arriva sulla Terra, l'energia su Titano è una risorsa preziosa. "Possiamo immaginare organismi che crescono molto lentamente, come i licheni.L'astrobiologo conclude osservando che "alieni come questi potrebbero dare filo da torcere a Hollywood". Uno solo di questi organismi, trasportato in un ambiente adatto alla vita umana, potrebbe esplodere e incendiarsi, sprigionando fumi capaci di uccidere tutti i presenti. "Avrebbero anche un odore orribile", avverte Bains. Insomma, niente di molto poetico. Ma il ricercatore crede che le sue ipotesi conferiscano maggiore fascino alla ricerca di forme di vita extraterrestri: "Non sarebbe triste se gli organismi alieni presenti nella galassia fossero esattamente come noi?".
Fonte: Repubblica.it
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"Trovato l'anello mancante"
LONDRA - L'anello mancante tra la scimmia e l'uomo sarebbe stato finalmente trovato. Si tratta di una nuova specie di ominide, un bambino, i cui resti saranno mostrati per la prima volta giovedì. La nuova specie si colloca evolutivamente e temporalmente tra l'australopiteco presente in Africa 3,9 milioni di anni fa, e l'Homo habilis, nostro progenitore di 2,5 milioni di anni fa.La nuova specie non ha ancora un nome. Autore del ritrovamento è stato il sudafricano Lee Berger dell'università di Witwatersrand di Johannesburg nella caverna di Malacapa, nell'area sudafricana di Sterkfontein. La zona è soprannominata "culla dell'umanità". Si ritiene che la grotta abbia riparato i resti dagli elementi naturali e li abbia preservati intatti. Il professor Berger e i suoi collaboratori non hanno ancora fatto dichiarazioni sull'entità della loro scoperta ma nella comunità internazionale, scrive la stampa britannica, l'aspettativa è molto elevata. Si ritiene che, se la scoperta colmasse davvero alcune lacune nella catena evolutiva, l'intera storia dell'evoluzione potrebbe essere integrata in modo significativo. Resti di specie analoghe erano stati già trovati in passato, ma si è sempre trattato di ritrovamenti di frammenti di ossa. Esperti che hanno visto lo scheletro del bambino, riporta oggi il Daily Mail di Londra, dicono che presenta caratteristiche dell'Homo habilis, e dicono che potrebbe gettare luce sul periodo in cui i nostri antenati cominciarono a camminare in posizione eretta. Il professor Phillip Tobias, un antropologo che è stato fra i primi a identificare l'Homo habilis come una specie umana nel 1964, ha celebrato la scoperta come "meravigliosa" ed "entusiasmante". "Scoprire un intero scheletro, invece di un paio di denti o un osso di un braccio, è una rarità", ha detto il professor Tobias al Daily Telegraph. "Un conto è trovare una mascella con un paio di denti, un altro trovare una mascella attaccata a un teschio, e tutti e due attaccati a una colonna vertebrale, un bacino e delle ossa pelviche".
Fonte: Repubblica.it
Fonte: Repubblica.it
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