giovedì 17 maggio 2007

DONNA SOPRAVVIVE A "DECAPITAZIONE INTERNA"



Shannon Malloy ha avuto il «distacco della testa dal collo» per un incidente, ma i chirurghi hanno «stabilizzato» la situazione

DENVER - La storia sembra incredibile. Shannon Malloy, una donna americana di 30 anni, secondo quanto riportato dal sito DenverChannel.com, ha subito una «decapitazione» il 25 gennaio scorso e poi ha raccontato la sua esperienza in un video su internet. A «decapitare» Shannon è stato un incidente d’auto avvenuto in Nebraska, che l’ha sbalzata fuori dall’automobile su cui viaggiava. A causa dell’impatto il cranio si è «separato» internamente dal collo, nel senso che la donna non aveva più alcun controllo sui movimenti della sua testa. Shannon ha subito fratture del cranio, edema cerebrale e varie lesioni neurologiche, ma è sopravvissuta.«Tecnicamente il fenomeno si chiama decapitazione interna», ha spiegato Gary Ghiselli, del Denver Spine Center, dove la paziente è stata curata. «Mi era già capitato di vedere un caso del genere, ma il paziente non era riuscito a sopravvivere» ha precisato il chirurgo.Il trattamento cui è stata sottoposta Shannon Malloy è stato quello di stabilizzazione della colonna vertebrale e del cranio attraverso l'inserimento di cinque viti nel collo e di quattro nel cranio con l'aggiunta del posizionamento di un tutore per tenere la testa diritta e per permetterne i movimenti in qualche misura. Ora i medici sperano che Shannon possa liberarsi completamente dal tutore, ma l'attende un lungo periodo di riablitazione, tra l'altro molto vostoso, tanto che è stata istituita una raccolta di fondi negli Stati Uniti per aiutare a sostenere i costi delle cure.

NON «VERA» DECAPITAZIONE - «Non ho visto alcune documentazione sul caso» commenta Carlo Marras, neurochirurgo dell'Istituto Neurologico Besta, di Milano, «ma l'unica spiegazione che mi sembra plausibile, e che peraltro è coerente con il trattamento praticato alla paziente, è che non ci sia stata una vera decapitazione, cioè una rottura del midollo spinale, ma "solo" un suo stiramento, che, per quanto gravissimo, ha consentito alla donna di sopravvivere».