mercoledì 6 agosto 2008

Yeti, peli di una creatura misteriosa trovati nella giungla indiana


I test dimostrano che il materiale appartiene a una specie sconosciuta. Ora si attende l'esame del Dna

LONDRA – Finora era una di quelle leggende alimentate da continui avvistamenti ma mai sostenute da uno straccio di prova. Invece ora gli scienziati pensano che l’abominevole uomo delle nevi sia esistito o addirittura esista davvero. Lo dimostrerebbero due peli trovati in una giungla indiana dove le popolazioni locali giurano di aver visto più volte la terribile creatura.

ENTUSIAMO - I test, condotti dalla Oxford Brookes University, dimostrano che il materiale non appartiene a nessuna specie conosciuta e che ha «un’incredibile somiglianza» con i peli trovati da Edmund Hillary sull’Himalaya mezzo secolo fa. «E’ la prova più evidente – ha detto all’Independent on Sunday Ian Redmond, esperto di scimmie antropomorfe – che lo yeti possa esistere. Siamo entusiasti dei primi risultati, anche se ci sono ancora molti test da fare». I due peli, rispettivamente di 33 e 44 millimetri, sono stati trovati sulle colline Garo, nel nord est dell’India, circa cinque anni fa. Lì la gigantesca creatura, chiamata dagli indigeni "mande barung" (ovvero "uomo della foresta"), era stata avvistata per tre giorni di seguito mentre devastava alberi e piante. Il materiale è poi stato spedito in Gran Bretagna dove è passato all’esame degli esperti.

PROFILO GENETICO - «Eravamo sicuri che appartenesse a una specie conosciuta – ha detto ancora Redmond -. Invece no». I peli saranno ora ingraditi da un potentissimo microscopio e spediti in due diversi laboratori per estrarne il Dna. Sarà quella la prova del fuoco. Se il profilo genetico non corrisponderà a nessuna creatura vivente, allora si potrà affermare con sicurezza che lo yeti, o qualcosa di molto simile a lui, esiste davvero. Come sostengono da anni tante popolazioni locali sparse nel mondo, dal Canada al Nepal e all’Indonesia.

SPAGNA: I TEMPLARI FANNO CAUSA A BENEDETTO XVI


I Cavalieri Templari fanno causa al Papa. E’ quanto sta avvenendo a Madrid dove l’Associazione del Sovrano Ordine del Tempio di Cristo ha aperto una battaglia legale contro Benedetto XVI chiedendo la revisione del processo che nel 1312 terminò con l’abolizione dell’ordine ad opera di Clemente V. La notizia ha avuto larga eco in Spagna anche perché, secondo i documenti della causa, i beni sequestrati all’ordine nel XIV secolo avrebbero oggi un valore stimabile in 100 mld di euro.

IL MOSTRO DI MONTAUK



Il mostro di Montauk fa impazzire il web
È un cane? Una tartaruga senza guscio? Un esperimento andato male? O solo una campagna di marketing virale?
«Montauk monster»: ecco quello che decine di migliaia di navigatori americani digitano compulsivamente in Google per trovare qualche informazione sul fenomeno web del momento. Una vera mania scatenata da un paio di immagini che inquadrano una "creatura" misteriosa ritrovata sulla spiaggia di Montauk, a Long Island (New York).
La "creatura" di MontaukMARKETING - Un essere dall'aspetto vagamente demoniaco, un po' cane e un po' rapace, sul quale si sono buttati a pesce i teorici della cospirazione, che su Internet vanno a nozze. Il blogger che per primo ha pubblicato la foto ha subito sottolineato che il "mostro" è stato trovato non lontano dalla "Plum Island Animal Research Facilities", struttura del governo americano che si occupa di malattie animali. In breve il caso sembrava chiuso con l'ipotesi più ragionevole, quella di uno scherzo legato a una campagna di marketing virale per una nuova serie animata di Cartoon Network. Ma la tv ha negato decisamente, chiudendo la pista.

URBAN LEGEND - D'altronde l'origine stessa delle immagini è tipica delle leggende metropolitane. «Ero a una festa questo fine settimana e ho incontrato una coppia che era disorientata da questa foto». I soliti non meglio precisati "amici" che alimentano tutte le "urban legend" (una tv locale ha poi intervistato tre amiche che sostengono di aver scattato le immagini in questione). Diverse ipotesi restano in pista al momento, ma nessuna sembra essere del tutto convincente: un cane, una tartaruga senza guscio, un procione, una nutria. Oltre a quelle più fantasiose (un esperimento su animali andato male, un gargoyle, un alieno) e al suggerimento più sensato (la "photoshoppata"), che resta in cima alla lista. La caccia alla verità resta aperta.