NEW DELHI - Lakshmi ha solo due anni ma la sua vita è appesa ad un filo. E' nata con quattro braccia e quattro gambe in un piccolo villaggio dell'India e i genitori, poveri e analfabeti, l'hanno chiamata Lakshmi quasi credendo che fosse la reincarnazione di una dea. Ora è sotto i ferri di un'equipe di chirurghi di Bengalore, cui la coppia si è affidata con la speranza di garantirle una vita normale. Lakshmi, che soffre di una malformazione molto rara, è unita attraverso la pelvi a quello che è di fatto un suo gemello, senza testa e non sviluppato. Scopo dell'intervento è separare la colonna vertebrale e i reni di Lakshmi da quelli del gemello. La nascita della bambina, nello stato settentrionale del Bihar, aveva suscitato la curiosità e la devozione degli abitanti del villaggio che avevano cominciato a venerarla, come se fosse davvero una dea, anche per la coincidenza della nascita della bambina con la festa di Diwali, il natale induista, proprio dedicato a Lakshmi. Ma dopo un anno i coniugi si erano resi conto che in realtà la bimba era affetta da una gravissima malformazione. Dopo essersi rifiutati di affidarla a un circo locale che la voleva per farne la sua principale attrazione, avevano deciso di rivolgersi ai medici. Un chirurgo di Bangalore, saputo della loro condizione di estrema indigenza, si era offerto di aiutarli, senza chiedere denaro.
Dopo una lunga e delicata serie di accertamenti Lakshmi è stata oggi sottoposta alla prima parte di un delicatissimo intervento chirurgico durato oltre 40 ore con il quale un team di 30 chirurghi specializzati di Bangalore ha separato le due spine dorsali originariamente congiunte. "Le condizioni della bambina sono stabili" hanno dichiarato i medici al termine dell'intervento. Ma è solo l'inizio. Attraverso ulteriori e complicati interventi, i chirurghi pediatrici dovranno ora separare il resto degli organi e ricostruire l'anello pelvico. Secondo l'equipe medica, la bambina ha il 20-25% di non sopravvivere all'intervento.