
Un ladro che rapina una banca indossando la divisa da poliziotto. Con questo esempio il direttore della polizia postale Maurizio Masciopinto ha spiegato il tentativo di frode in corso sul Web: l'invio "massivo" di un'e-mail con la falsa intestazione "Prisco Mazzi Polizia" a migliaia di indirizzi. L'allegato del messaggio contiene un file che si autoinstalla e ruba i dati al malcapitato utente.
L'e-mail contenente il pericoloso allegato ha letteralmente invaso le caselle di posta elettronica di strutture giornalistiche, istituzioni, società grandi e piccole. Secondo gli esperti della polizia postale, l'invio "su una così larga scala" significa che c'è stato, da parte dell'hacker, un accesso tramite banche dati.
Il mittente della mail è un fantomatico priscomazzi@poliziadistato.it che lancia un credibile avviso: "Sono il capitano della polizia Prisco Mazzi. I risultati dell'ultima verifica hanno rivelato che dal suo computer sono stati visitati i siti che trasgrediscono i diritti d'autore e sono stati scaricati file pirati nel formato mp3. Quindi lei è un complice del reato e può avere responsabilità amministrativa". La mail presenta inoltre un numero di archiviazione della pratica e invita ad aprire il file allegato, compattato in formato zip.
La polizia postale avverte di non aprire l'allegato, poichè contiene un "cavallo di troia" con estensione exe che sottrae i dati contenuti nel pc di chi ha ricevuto la mail. I vertici della polizia hanno fatto sapere che sono già migliaia le e-mail di denuncia arrivate al "Commissariato on-line" del 113.
L'e-mail contenente il pericoloso allegato ha letteralmente invaso le caselle di posta elettronica di strutture giornalistiche, istituzioni, società grandi e piccole. Secondo gli esperti della polizia postale, l'invio "su una così larga scala" significa che c'è stato, da parte dell'hacker, un accesso tramite banche dati.
Il mittente della mail è un fantomatico priscomazzi@poliziadistato.it che lancia un credibile avviso: "Sono il capitano della polizia Prisco Mazzi. I risultati dell'ultima verifica hanno rivelato che dal suo computer sono stati visitati i siti che trasgrediscono i diritti d'autore e sono stati scaricati file pirati nel formato mp3. Quindi lei è un complice del reato e può avere responsabilità amministrativa". La mail presenta inoltre un numero di archiviazione della pratica e invita ad aprire il file allegato, compattato in formato zip.
La polizia postale avverte di non aprire l'allegato, poichè contiene un "cavallo di troia" con estensione exe che sottrae i dati contenuti nel pc di chi ha ricevuto la mail. I vertici della polizia hanno fatto sapere che sono già migliaia le e-mail di denuncia arrivate al "Commissariato on-line" del 113.